Vedere oltre la vista
Con Felice Tagliaferri, la prima mostra galleggiante accessibile a persone con disabilità visiva
Riccardo Benedini Aprile 2023Il percorso tattile sensoriale inaugurato assieme gli attori emergenti della 79.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed approdato alla Barcolana di Trieste porta nel suo viaggio un manifesto di cultura accessibile.
Per ricordarci che anche il tatto è una forma di racconto
IL PROGETTO
Felice Tagliaferri è il terzo protagonista di Artista a Bordo, format da me ideato per offrire ad artisti, designer e creativi da tutto il mondo l’opportunità di raccontarsi attraverso mostre itineranti, interviste e vere e proprie residenze galleggianti nel cuore di Venezia e del Mar Mediterraneo.
Scultore non vedente di fama internazionale, Tagliaferri è una figura carismatica in grado di trasformare gli oggetti che crea in indimenticabili esperienze da vivere. È stata proprio la grande affinità nei confronti del suo linguaggio artistico ed umano a sancire, nel settembre del 2022, la nostra collaborazione. Una data di estrema importanza per l’artista che, dopo una lunghissima pausa dovuta al Covid, si apprestava a ritornare stabilmente alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia.
Potrei definire la sua partecipazione ad Artista a Bordo come una riscoperta dei sensi e delle possibilità. Di lui hanno scritto:“le sue sculture si toccano, si ascoltano, parlano con la grana dei materiali, con il rumore che essi fanno”.
Il meraviglioso viaggio dello scultore da Venezia a Trieste è stato possibile grazie al mecenatismo illuminato dei proprietari dell’imbarcazione turca Lycian Princess e al merito dell’amico Andrea Stella che ci ha presentato. È stato infatti proprio il celebre velista, noto nel panorama sportivo internazionale per i suoi molteplici progetti di natura inclusiva, ad avanzare il nome di Tagliaferri per il progetto del tutto singolare che avevo in mente: organizzare una mostra accessibile a persone non vedenti ed ipovedenti direttamente in mezzo al mare.
Una provocazione che mirava a mettere in discussione i parametri comuni che definiscono, nella società di oggi, cosa può o meno considerarsi “accessibile”, utilizzando come chiave di lettura proprio il mare. Il mare dunque, come luogo dal quale si può rinascere e l’acqua come confine ideale oltre al quale solo il pensiero può definire la misura dei nostri limiti. Come ha ribadito lo stesso Tagliaferri durante una intervista: “questo viaggio è la dimostrazione che può definirsi accessibile tutto che decidiamo essere tale nella nostra mente”.
L’ARTISTA
Felice Tagliaferri ha intrapreso dalla fine degli anni ‘90 un percorso artistico molto personale da lui stesso riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”. Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili.
Tagliaferri si destreggia abilmente fra i più diversi materiali come la creta, il marmo, il legno e la pietra che vengono trattati e plasmati con tecniche diverse.
Nel 2006 l’artista fonda “Chiesa dell’Arte”, la prima scuola di arti plastiche al mondo diretta da uno scultore non vedente. L’obiettivo della sua scuola itinerante è organizzare corsi rivolti a persone che desiderano scoprire un modo nuovo e alternativo di creare forme artistiche, seguendo il particolare metodo di lavoro tattile-visivo di Tagliaferri, in cui “si guarda con le mani e si tocca con gli occhi”.
Il suo impegno è da sempre rivolto al diritto alla fruizione dell’arte da parte di tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, abbattendo ogni genere di barriera sia fisica che mentale ed educando le persone a percepire la disabilità non come limite ma, piuttosto, come un modo diverso di interpretare la vita.
Felice Tagliaferri collabora in maniera continuativa con i Musei Vaticani, il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di Venezia ed università ed istituzioni sparse in tutto il mondo.
“L’esplorazione tattile di ogni mia opera rivela dettagli non percepibili con il solo uso della vista”
Felice Tagliaferri
L’INSTALLAZIONE A BORDO
“Vedere oltre la Vista” è il nome che l’artista ha scelto per inaugurare la sua mostra itinerante, coinvolgendo numerosi attori emergenti del cinema italiano. L’evento di apertura si è tenuto il 7 settembre in collaborazione con Next Generation Awards, il premio promosso dalla testata Manintown in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. Questa splendida vetrina galleggiante non solo ha attirato un flusso costante di giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, artisti e studenti universitari ma ha anche trasformato il porto privato di Marina Santelena, a pochi passi dai Giardini della Biennale, in un magico teatro dei sensi.
Emozionante la visita di numerosi amici dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che, accompagnati da cani guida o in compagnia delle proprie famiglie, hanno preso parte all’evento da veri protagonisti del linguaggio scelto dall’artista per raccontarsi. Ogni visitatore è stato accolto di persona dallo scultore, che ha guidato i suoi ospiti, per mano e con la voce, attraverso un percorso sensoriale capace di far riscoprire quei sensi assopiti dal dominante senso della vista.
L’installazione si componeva di ben dodici sculture marmoree disposte sulla grande tuga della barca e permetteva agli ospiti di girarvi attorno.
Per scegliere quali opere portare a bordo mi sono ispirato al grande senso di ironia che caratterizza questo artista ed il suo contagioso approccio positivo alla vita. Tra le tante opere, potevamo dunque trovare figure insolite come un cuore con due grandi orecchie oppure un seno sorretto, come fosse un tempio, da molti archi. Sono proprio lo stupore ed il sorriso le armi che Tagliaferri predilige per rompere il ghiaccio ed entrare in empatia con il pubblico. Un’esperienza umana, prima ancora che artistica, capace di trasformare una barca di ben trenta metri in un salotto aperto all’intimità delle nostre emozioni.
UN MANIFESTO DI CULTURA INCLUSIVA
Tra le tante sculture a bordo, ve ne era una in particolare che insigniva il nostro viaggio di un importante valore simbolico: la Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità. Posizionata sulla prua all’imbarcazione, come un manifesto aperto all’orizzonte, l’opera di Tagliaferri è destinata oggi a fare il giro del mondo. L’obiettivo dell’artista è quello di farla firmare da ciascun Capo di Stato il quale, incidendo con martello e scalpello le proprie iniziali, contribuirà ad alleggerirla di qualche granello di marmo e renderla così più sostenibile per tutti. L’iniziativa non ha eguali al mondo e grazie ad Artista a Bordo l’opera ha presenziato il 9 ottobre alla Barcolana di Trieste dove la Rai ha dedicato una lunga intervista al nostro progetto che, con il suo messaggio, si è dimostrato già in grado di superare qualsiasi distanza e barriera.
Grazie al supporto degli armatori della Lycian Princess, la Carta dei Diritti continua oggi il suo viaggio per mare.
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