Venice Objects, mercanti di oggetti dimenticati
Venezia raccontata attraverso gli oggetti che vi abitano. Tre amici accomunati dalla passione per l'arte ed il design riportano alla luce vecchie storie disseminate nei luoghi più segreti della città.
Experiences Novembre 2021La filosofia che muove il progetto Venice Objects risiede nel desiderio di risvegliare e donare nuova vita a tutte quelle forme che, dimenticate tra polvere di ricordi ed assopite speranze, hanno per decenni abitato le più belle dimore della città, nonché gli stravaganti magazzini nascosti nelle sue fondamenta. Dalle soffitte labirintiche dei palazzi su Canal Grande, attraverso i rilucenti saloni ambrati e gli androni imponenti, l’immaginazione incontra la realtà di un mondo che ancora sopravvive, con le sue atmosfere immutate, all’insistenza del tempo che scorre tra calli, campi e campielli.
Riccardo Benedini, appassionato collezionista di oggetti, assieme ai due architetti Jacopo Tiso e Chiara Paone, danno vita a Venice Objects nella primavera del 2016: i tre amici si innamorano della vecchia vetreria abbandonata di Palazzo Trevisan, sull’isola di Murano e decidono, a “scatola chiusa”, di avanzare una proposta per sgomberare l’intero immobile. Un’infinità di oggetti senza nome, impolverati, spesso stipati dentro a vecchie casse di legno e sepolti da più di un secolo di attività, storie e ricordi che qualcuno, un giorno, aveva smesso improvvisamente di contare.

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“Non vendiamo oggetti ma storie di meraviglia e suggestione a cui puoi prendere parte in ogni momento”
Iniziato come un gioco, lo sgombero sull’isola di Murano ha rappresentato per i tre amici l’occasione di maturare un progetto di storytelling molto più articolato sulla città di Venezia ed i suoi oggetti. Animati dal desiderio di offrire a chiunque cerchi un oggetto particolare la possibilità di farne direttamente esperienza, Venice Objects organizza su richiesta visite private e piccole aste di beni ed arredi direttamente nei luoghi più suggestivi della città in accordo con privati proprietari, artisti o artigiani. Il team, a sei anni dalla sua prima impresa, conta oggi svariate collaborazioni con studi d’architettura, interior designers, antiquari, collezionisti ed intraprendenti creativi alla ricerca di storie originali da poter documentare.
Come “meraviglie vive” in un fondale marino, le storie di Venice Objects assomigliano a gusci variopinti in epoche diverse, resistenti alla corrente della vita ma capaci di modellarsi di mano in mano, nell’eterna attesa che il loro segreto si rinnovi. Certi oggetti appartengono solo a coloro che cercano disperatamente.
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Venice Objects, mercanti di oggetti dimenticati
