Onset

Non una semplice stanza, ma un evento straordinario. Un progetto di arredo che sorge per un solo giorno. Milano Design Week 2023

Non una semplice stanza, ma un evento straordinario. Un progetto di arredo che sorge per un solo giorno. Milano Design Week 2023

Riccardo Benedini Aprile 2023
Aprile 2023

Onset (start, beginning).
The weather gets warmer at the onset of spring.
Onset, l’esordio, il primo battito.
Anzi il secondo, quando il sole sta per sorgere e la notte improvvisamente si colora di luce.
È un istante, velocissimo, che segna il passaggio dal buio alla luce, senza indugi.

L’allestimento Onset da vita ad un racconto immaginario in grado di immergere il visitatore nell’esperienza della luce,
non solo attraverso le forme, ma anche le parole.

 

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Questa è la storia di uno studio di architettura davvero speciale.

All’interno di un antico palazzo nel cuore di Milano, Lupettatelier nasconde un segreto.

Oscurate le grandi vetrate che, come degli occhi sonnolenti, ne caratterizzano la facciata, lo studio è in grado di generare una stanza.

Ebbene sì, una stanza al giorno.

Eppure non è mai la stessa, perché la luce mostra solamente ciò che chi entra desidera vedere.

È per questo motivo che lo studio di Isabella Franco si trova sempre in luoghi differenti: mette in scena i ricordi e l’immaginario dei suoi clienti. Conosce i loro affetti e desideri. Ne carpisce profumi e suggestioni.

Basta tirare le tende ed ecco che un germoglio di luce gialla emerge dalle pareti come un sonnolento risveglio e prepara gli oggetti alla migrazione del caso.

Verso dove? Nessuno può saperlo.

Perché a Lupettatelier ognuno di noi parla con la sua stanza del cuore.

 

I dialoghi di Riccardo Benedini accompagnano le illustrazioni con cui Valentina Volpi reinterpreta gli oggetti di ciascun designer partner di Onset.

Hai forse catturato il sole ?

 

Non era quello che volevo.

Ho stretto un pugno ed il giorno ci è finito immediatamente dentro.

 

Direi che hai commesso un bel guaio.

Non ti hanno insegnato che l’alba si aspetta a mani aperte?

 

Che intendi dire?

 

Alle prime ore del giorno i raggi di sole guizzano nell’aria, come pesci.

A volte si attaccano ai palmi delle mani ma, se li afferrir un solo istante, quel giorno diventa solo tuo.

 

Pensavo che il giorno non appartenesse a nessuno.

 

Ti sbagli. Il giorno appartiene a coloro che lo desiderano ardentemente.

 

Ma le mie mani non possono contenere il sorgere del sole.

 

Le tue mani sono la luce, ma per sorreggerla hai bisogno di un pianeta.

Prendi un tavolo!

 

Un tavolo? A cosa mi serve un tavolo?

 

Affrettati! Distendi un po’ di luce sulla sua superficie e giraci attorno come una lancetta.

Vedrai comparire il suo cuore.

Cosa penseranno vedendomi prendere il posto del giorno?

 

Chi potrebbe pensare male di qualcuno color giallo zafferano?

 

I passanti di questa città, per esempio.

Ora che il sole è nella mia stanza, guarderanno tutti le mie finestre.

 

Se questo è il tuo problema, copri gli occhi del tuo palazzo con grandi pareti di tessuto color senape. Su, affrettati!

 

Così vedranno solo la mia ombra!  Sarà il nostro segreto, vero?

 

Sarà il segreto di questo giorno.

Perché ti stai ancora nascondendo?

 

Oggi aspettavo degli ospiti ma ora non potrò più parlarci, altrimenti saranno accecati dal mio sole.

 

Nascondersi non è la soluzione.

La tua luce emergerebbe comunque da ogni angolo della stanza.

Trova piuttosto un vaso.

 

Un vaso?

 

Sì, un vaso dove versare la tua voce.

La voce della luce.

I tuoi ospiti potranno così ascoltarti senza vederti.

 

Come si fa con le conchiglie del mare?

 

Come si fa con tutte le cose speciali.

Ho una gran voglia di riposare sai?

Tutta questa luce affatica i miei occhi.

 

Fai attenzione!

Ogni qual volta la Luce cerca di riposarsi, il suo colore sfuma.

E ciò succede perché si mescola alle cose del mondo.

 

Le cose del mondo?

 

Sì insomma, le emozioni delle persone.

Le gioie, le paure, i ricordi.

In quei momenti ognuno si aggrappa ad un pezzettino della tua luce e, se non sei attenta, rischi di arrossire.

 

Allora disseminerò pezzetti di luce sul pavimento di questa stanza!

 

Pensi di disorientarli con le tue orme?

 

Penso ad un tappeto di emozioni colorate.

Loro penseranno di fare arrossire me, ma invece faranno arrossire la stanza.

Improvvisamente sento di conoscere questa stanza da sempre.

Perché provo questa sensazione?

 

Forse perché questa stanza è semplicemente il riflesso di quello che sei. Guarda la parete che hai di fronte.

 

Ma è uno specchio a forma di sole anzi no, quella sono proprio io!

 

Questa stanza sorge per te e per te solamente.

 

Forse ho solo desiderato essere la luce del giorno per un giorno.

Ma tu? Chi sei tu?

 

Io, cara Isabella, sono Lupetta.

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